Che cosa fa l’arteterapeuta?

Molte persone hanno una spiccata creatività; dipingono, si dedicano ad attività creative, artigianali, scrivono, restaurano mobili ecc. Altre invece non si interessano all’arte o all’artigianato: per problemi di tempo, di organizzazione o perché ritengono di “non essere capaci” o che “non sia importante”. In realtà studi recenti dimostrano che dedicarsi ad attività creative aiuta a migliorare la nostra percezione del sé, le relazioni con gli altri, riduce lo stress e aumenta la resilienza, con significative conseguenze positive nella vita quotidiana.

L’arteterapeuta aiuta la persona a trovare il modo, il tempo e le risorse per dedicarsi ad attività artistiche: attraverso il sostegno dell’arteterapeuta è più facile scoprire le proprie potenzialità e trovare la motivazione per coltivare le proprie capacità. L’arteterapeuta (legge 4/2013) non è una figura sanitaria, non prescrive farmaci o terapie, ma aiuta la persona a realizzare una parte importante di sé. Ritrovare il desiderio per esprimersi con il colore, la scrittura o il segno, può essere molto difficile: l’arteterapeuta mostra tutte le possibilità per realizzare questo percorso e riconquistare un elemento necessario per ogni essere umano, l’elemento artistico.

Nel caso di persone “creative” l’arteterapeuta può guidare verso una maggiore consapevolezza, può svelare altre tecniche artistiche o capacità inespresse o liberare blocchi emotivi. Creare da soli, produrre opere o manufatti in solitudine è estremamente gratificante, ma con l’aiuto dell’arteterapeuta questo processo acquista una luce differente, orientata a un maggiore benessere psico-fisico e a uno spiccato aspetto relazionale. Questo condurrà la persona a un rinnovato piacere nelle attività artistiche e creative, a nuovi progetti o ad approfondimenti.